mercoledì 19 dicembre 2012

Quel che resta di Roma. Cemento e speculazione edilizia

E’ di qualche giorno fa l’articolo de la Repubblica sulla cementificazione di quel che resta dell’agro romano.

E la settimana scorsa la Rai,  Rai 3 con il TGR (minuto 00.20.55), si è riaffacciata sul terrazzo di via dei Sabelli e ha mostrato cosa accade “Dentro San Lorenzo”: il progetto edilizio di via dei Sardi. Che è davvero “dentro”, ovvero nello spazio di quello che è un cortile interno.

Così come per il  cinema America, anche in via dei Sabelli, la struttura che ospitava le Fonderie Bastianelli, annoverate come archeologia industriale, stanno rischiando di essere trasformate in mini appartamenti dal chiaro stile, mai fuori moda, della speculazione edilizia de noantri.

I cittadini di San Lorenzo hanno preso coscienza della forza che possono avere nella tutela del territorio e hanno opposto resistenza con le armi della ricerca paziente e puntuale e del confronto con le istituzioni.

Chi frequenta questo blog sa che la storia inizia con una “banale”  rimozione di un tetto di Eternit e va avanti fino a scoprire piccoli tasselli di scorrettezze e omissioni da parte di chi ha presentato il progetto.

Il nostro comitato, che si è costituito sull’emergenza, ha lavorato alla ricerca di indizi e con la scoperta di grandi lacune.

San Lorenzo, città storica (secondo il Piano Regolatore), potrebbe essere come altre parti di Roma, un anello “debole”,  appetibile per il miglior offerente.
Ricostruito nel dopoguerra di fretta e già ferito dall’edilizia degli anni ’60 e ’70, visto dall’alto dei terrazzi, è un districarsi di alti e bassi. Vecchie officine, palazzi dei primi del ‘900, un caos ordinato sovrastato dalla brutta tangenziale e protetto dalle Mura da un lato e dal cimitero monumentale dall’altro.
Vecchi e nuovi, vivi e morti. Un territorio ricco di anime e di vitalità.
Che rischia di implodere se continuerà ad essere assalito dalla mercificazione degli spazi esistenti e dalla volontà di cementificare e soffocare gli spazi vuoti. 
La nota dolente è il Piano Regolatore. E la mancanza di strumenti che possano davvero tutelare i cittadini dalla monetizzazione degli spazi, dal fragile inganno che sta dietro alla promessa di “ristrutturare” e “riqualificare” il territorio. Dietro cui  può  nascondersi una trappola armata di cemento.
Mentre la politica urlata si perde dietro a promesse di fidanzamento, tra primarie … secondarie, polemiche, i cittadini tornano ad occuparsi di territorio, di “politica” della vivibilità.

Roma 2012. Si resiste e si “fa” grazie ai comitati di quartiere, alle libere associazioni di cittadini, agli occupanti. Insomma quella gente comune che, stanca del populismo e della cantilena lamentosa che contraddistingue una parte della cittadinanza, si muove per modificare l’esistente.

A San Lorenzo come a Trastevere, centro storico e periferie accomunate da un unico desiderio: dire basta alle speculazioni!
Perché il concetto di speculazione si può allargare e forzare, non è solo cemento, volumi e planimetrie.
Si tratta di speculazione sulla vita quotidiana: bisogna gridare l’urgenza a vivere gli spazi come beni comuni. Riappropriarsi della libertà di dire no a ciò che non rispetta i bisogni di vivibilità delle persone.

venerdì 14 dicembre 2012

Qui manca un pezzo...

Il puzzle sembra non essere completo. Fra i tanti incartamenti del progetto "mostrodontico" di via dei Sabelli 102 si fa riferimento ad un permesso di costruire recante l'anno 1944. I nostri investigatori attivi si sono messi in azione per cercare di risalire a questo documento e con enorme sorpresa hanno scoperto che questo pezzo sembra mancare fra i tanti documenti dell'archivio urbanistico del Comune.
Noi membri del Comitato per il Progetto Urbano San Lorenzo siamo sempre più convinti che questo modo di fare edilizia non sia corretto e che soprattutto non faccia bene alla qualità della vita della nostra città. Siamo sempre più motivati a portare avanti la nostra battaglia per una più sana gestione dell'ambiente urbano e per questo torniamo a ribadire a gran voce di unirvi a noi in questa impresa, perché ricordiamoci che il popolo è sovrano e che (almeno in teoria...) siamo noi a dover decidere come governare la cosiddetta res publica!
Vi aspettiamo numerosi!! E, naturalmente: passate parola!!

Per chi volesse saperne di più sul nostro comitato, pubblichiamo questo bel video della nostra Gigliola:
 

giovedì 13 dicembre 2012

È permesso? Si può?

Ahi noi... Il nostro povero quartiere continua ad essere uno dei bersagli preferiti della speculazione edilizia che non si fa alcuno scrupolo a martoriare le nostre case!! Gli insistenti e battaglieri membri del nostro comitato urbano si sono attivati e messi d'impegno a farsi dare tutte le informazioni riguardanti i permessi di costruire richiesti in Comune riguardo il nostro quartiere. Ebbene, provate ad indovinare quanti progetti sono in cantiere in un quartiere piccolino come il nostro?? Pensavate che soltanto il mostro di via dei Sabelli fosse nei vostri incubi?? Purtroppo dobbiamo smentire ancora una volta e farvi precipitare nella disillusione... I progetti in cantiere sono ben 8 (otto)!! Ve li elenchiamo, così giusto per farvi capire come ci sentiamo noi...
  1. Via dei Sardi n.51, in corso d'opera
  2. Via dei Sabelli angolo via dei Reti, prossimo all'inizio dei lavori
  3. Via dei Reti angolo via dei Piceni, prossimo all'inizio dei lavori
  4. Via dei Sabelli n. 201, in itinere
  5. Via dei Sabelli ex fonderia Carnevale, in itinere
  6. Via dei Sabelli angolo via degli Ausoni, in itinere
  7. Via dei Lucani 22 D.I.A. articolo 22 D.P.R. 380/01 ripristino destinazione d'uso dell'immobile
  8. Tuttomarmo industriale S.r.l Via dei Dalmati 2-4, in itinere
Praticamente se tornate tra qualche anno in via dei Sabelli, potreste non riconoscere più la via!!
Ahi noi...