giovedì 11 luglio 2013

Firmate con noi!

Erano le ore 11, 1 minuto e 50 secondi del 19 luglio 1943, quando bombardieri alleati sganciavano il loro carico mortale su San Lorenzo: è stato il primo quartiere e anche quello più duramente colpito.
“Piovevano bombe come neve” è stato scritto, le vittime furono circa 2.000 (di cui solo 1492 identificate), migliaia i feriti e le vite sconvolte.

Il silenzio della memoria su questa pagina drammatica della storia d’Italia e, soprattutto, della nostra città, viene rotto una volta l’anno, il 19 luglio, ma rischia di diventare definitivo con la cancellazione dei “vuoti”, delle ferite ancora visibili in diversi edifici, che si vorrebbero “riempire” con mini-appartamenti.
Per la storia di ogni Paese (come per la storia di ogni uomo) è fondamentale la possibilità che ha il passato di nutrire il futuro. La memoria ci rende consapevoli di essere partecipi di una società civile e politica e responsabili della cura di un territorio e delle relazioni tra le persone, che su di esso si costruiscono.

Non è la “densificazione” dello spazio che fa la “città”, ma la possibilità di rappresentare la complessità delle relazioni che prendono vita in un territorio, per recuperare quelle che si sono volute cancellare, quando “anche i senza potere hanno fatto la storia”.

Come trasmettere alle future generazioni la memoria di quanto accaduto a San Lorenzo, se si stanno eliminando completamente le tracce di ciò che è stato?
Come riconoscere, in forma definitiva, a questo quartiere il patimento e il sacrificio di migliaia di vite di cittadini inermi?
Altre “ferite” si sono aggiunte, negli anni: in particolare, si stanno prepotentemente manifestando nuovi rapporti di forza, prevalentemente economici, tra i bisogni dei cittadini da un lato e la rendita commerciale ed edilizia dall’altro.
Ma i cittadini si sono mobilitati per difendere gli spazi vitali e i luoghi simbolici di San Lorenzo.

Per questo motivo, rappresentati dal “Comitato per il Progetto Urbano San Lorenzo e la Salvaguardia del Territorio”, chiedono, con forza, alle Istituzioni l’impegno che il 19 luglio 2013, 70° anniversario del bombardamento, segni l’inizio della rinascita del quartiere di San Lorenzo all’insegna della memoria e del riconoscimento di una città Medaglia d’oro al valore militare e alla Resistenza.

CHIEDONO
ad Ignazio Marino, Sindaco di Roma Capitale, a Giuseppe Gerace, Presidente del II Municipio,
l’elaborazione e l’approvazione di un Progetto e l’impegno a supportare le richieste presso i vari uffici, per la raccolta dei dati necessari:

PER RICORDARE IL BOMBARDAMENTO DI SAN LORENZO, IN MEMORIA DELLE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE

In particolare:
Identificare tutti gli edifici bombardati, ricostruiti e non; Identificare quelli ricostruiti con contributo pubblico; Inserire in ciascun edificio interessato una breve storia dell’edificio stesso; Dichiarare le aree degli edifici non ricostruiti “monumenti” in memoria delle vittime di tutte le guerre; Completare l’attuazione del Progetto con emanazione del provvedimento finale di dichiarazione dello status di Monumento per le aree identificate, in tempo utile per la “inaugurazione” il 19 luglio 2014.

Il Nuovo Piano Regolatore, per questa parte della Città Storica, si prefigge lo sviluppo nel rispetto di un utilizzo sostenibile, anche al fine di mantenere inalterate le caratteristiche storiche del Quartiere; caratteristiche che costituiscono un patrimonio culturale insostituibile, da mantenere, preservare e valorizzare per la stessa identità della città di Roma.

La raccolta firme è anche online su 
https://www.change.org/it/petizioni/destinatari-sindaco-di-roma-capitale-presidente-del-ii-municipio-san-lorenzo-il-bombardamento-e-la-memoria-delle-vittime-di-tutte-le-guerre

lunedì 3 giugno 2013

I sogni non si chiudono

Assemblea Pubblica per difendere il Grande Cocomero 
Martedì 4 giugno 2013 – ore 17:00 Assemblea Pubblica Via dei Marsi 77 – San Lorenzo 

 Il comunicato del Grande Cocomero

"Il Comune di Roma ha dato incarico alla Romeo Gestioni Spa di procedere per vie legali contro Il Grande Cocomero.
Il Comune di Roma pretende il pagamento di un affitto mensile cui Il Grande Cocomero non può fare fronte: 665 euro contro i 172 pagati finora, con un pregresso di oltre 39.000 euro!!!!!!
In oltre 20 anni di attività Il Grande Cocomero è stato centro riabilitativo per i ragazzi di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Umberto I, spazio di aggregazione giovanile per gli adolescenti di San Lorenzo, luogo libero e disinteressato per l’espressione delle fragilità e della creatività del mondo degli adolescenti...a tutto questo “Roma Capitale” risponde con il ricorso alle vie legali!!!
I volontari, gli adolescenti e tutto il quartiere di San Lorenzo sono così violentemente attaccati da una gestione comunale che non ha nessun contatto con le esigenze dei territori che amministra. Chiediamo la solidarietà e la partecipazione a tutti gli amici del Grande Cocomero e una netta presa di posizione pubblica da parte di tutte le forze politiche contro questo ulteriore attacco agli spazi sociali e assistenziali."

per informazioni
FB https://www.facebook.com/events/274811245996318/

"Se tu credi ad un ciccione vestito di rosso che fa Ho-ho-ho, perché io non dovrei credere al Grande Cocomero?" - Linus a Charlie Brown in "Il grande cocomero" | The Great Pumpkin - Autore Charles Monroe Schulz 1ª app. 1959

venerdì 26 aprile 2013

San Lorenzo bene comune non è in vendita!

Buone notizie per il Quartiere e per i suoi cittadini.
 E' del 19 aprile la comunicazione che la Polizia Municipale, su mandato della Procura di Roma, ha posto sotto sequestro il cantiere sito in via dei Sardi 51 a Roma dove è in corso la costruzione di 2 piani fuori terra, per mini appartamenti e 2 interrati, di parcheggio.
Dopo mesi di ricerche e raccolta di documentazione da parte dei residenti e dei cittadini riuniti in Comitato: ecco i sigilli. Si legge sul documento che il reato è l'art. 44 DPR 380/01 ovvero l’illegittimità del permesso di costruire. Un intervento fortemente invasivo che, all'interno di una corte condominiale, priverebbe di luce e aria gli abitanti degli appartamenti che si affacciano sul mostro di cemento.

 Il 24 aprile è stato occupato lo stabile delle Ex-Fonderie Bastianelli in via dei Sabelli 102-108 dal progetto Communia. Lo stabile, grazie all'impegno dei cittadini che si battono per salvaguardare un luogo così significativo per la memoria del quartiere, è stato sin qui risparmiato dai progetti speculativi e salvaguardato in quanto patrimonio storico-archeologico della città. Infatti il permesso a costruire risulta essere stato sospeso dal IX Dipartimento, mentre la società che ha in gestione la realizzazione del complesso è in attesa del parere della Sovrintendenza sul secondo progetto.
Chiediamo che venga recuperato come un primo spazio per i servizi ai cittadini. La battaglia non è finita, oltre 12 progetti incombono sul Quartiere, molti dei quali all'interno degli ambiti di valorizzazione previsti dal Progetto Urbano.

Diciamo tutti insieme STOP a questo assurdo consumo di suolo!
Progettiamo la riqualificazione di insieme di questo territorio a partire dai bisogni dei cittadini.

giovedì 25 aprile 2013

Comitato cittadini via dei Dalmati - dei Vestini - dei Marrucini

LUNEDI' 29 APRILE 2013 ORE 18 presso la CASA DELLA PARTECIPAZIONE
in VIA DEI SABELLI 88 A 

incontro pubblico sui lavori edilizi di via De Lollis 12
SARANNO PRESENTI IL PRESIDENTE DEL MUNICIPIO ROMA III 
Dario Marcucci 
 I RESPONSABILI DEL CANTIERE e rappresentanti della proprietà di via De Lollis 12

PARTECIPIAMO NUMEROSI!!!

sabato 20 aprile 2013

A via dei Sardi 51 c'era una cortile ... ora c'è un cantiere sequestrato


Dopo mesi di ricerche e raccolta di documentazione: ecco i sigilli.

E' di ieri, 19 aprile, la comunicazione del Corpo di Polizia Municipale di Roma affissa fuori dal civico 51 di via dei Sardi.

Il cantiere del mostro di cemento è stato sequestrato.

Si legge sul documento che il reato è l'art. 44 DPR 380/01 ovvero l’illegittimità del permesso di costruire.

Di seguito l'articolo
Art. 44 (L) Sanzioni penali (legge 28 febbraio 1985, n. 47, articoli 19 e 20; decreto-legge 23 aprile 1985, n. 146, art. 3, convertito, con modificazioni, in legge 21 giugno 1985, n. 298).

1. Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato e ferme le sanzioni amministrative, si applica:
a) l'ammenda fino a 10329 euro per l'inosservanza delle norme, prescrizioni e modalita' esecutive previste dal presente titolo, in quanto applicabili, nonche' dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal permesso di costruire;
b) l'arresto fino a due anni e l'ammenda da 5164 euro a 51645 euro nei casi di esecuzione dei lavori in totale difformita' o assenza del permesso o di prosecuzione degli stessi nonostante l'ordine di sospensione;
c) l'arresto fino a due anni e l'ammenda da 15493 euro a 51645 euro i nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio, come previsto dal primo comma dell'articolo 30. La stessa pena si applica anche nel caso di interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale difformita' o in assenza del permesso.

2. La sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi e' stata lottizzazione abusiva, dispone la confisca dei terreni, abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite. Per effetto della confisca i terreni sono acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio del comune nel cui territorio e' avvenuta la lottizzazione. La sentenza definitiva e' titolo per la immediata trascrizione nei registri immobiliari.

giovedì 4 aprile 2013

Libera Repubblica di San Lorenzo

Ricordiamo l'appuntamento di oggi 4 Aprile al Nuovo Cinema Palazzo con i circoli:

  • Circolo Culturale, Sociale e Salute ore 19.30
  • Circolo Nuovi Sistemi Economici e Commercio ore 20.00
  • Circolo Rappresentanza, Nuove Istituzioni 19.30
  • Circolo Urbanistica, Speculazione e Diritto all’Abitare ore 19.30


Condividiamo il comunicato sul workshop su cui si è discusso ieri anche su questo blog http://liberarepubblicasanlorenzo.wordpress.com/2013/04/03/242/ 

Alcuni di noi ieri hanno avuto modo di parlare e chiarirsi su quanto si è discusso su questo blog.

E ribadiamo quanto si afferma anche nel comunicato: "Teniamo a precisare che non è nostra intenzione strumentalizzare il laboratorio o il lavoro degli architetti, dei docenti e degli studenti coinvolti ai fini della critica del “silenzio” del Municipio sulle questioni urgenti del quartiere"

martedì 2 aprile 2013

Succede sempre a San Lorenzo


L’evento sarà inaugurato mercoledì 3aprile ore 12.00 presso la Facoltà di Ingegneria a San Pietro in Vincoli (ViaEudossiana, 18) dove sisvolgeranno tutte le attività dei giorni seguenti. Ai saluti delleautorità accademiche seguirà il benvenuto del Presidente delMunicipio III Dario Marcuccie le introduzioni di Massimiliano Caviasca, presidente Stone Academy,e Marco Ferrero, responsabile dell’organizzazione.”

Ben vengano i workshop, ben vengano le giornate di studio inter-universitarie, ben vengano i giovani studenti che prendono in esame un quartiere che porta le ferite e i vuoti della memoria del bombardamento.

Se si trattasse di un altro periodo, un altro anno, un altro quartiere, forse non sarebbe sembrata una nota stonata il fatto che chi darà il benvenuto agli studenti sia proprio quel Presidente del Municipio III che nell'ultimo anno ha permesso, per incuranza colpevole e connivente, che il territorio di San Lorenzo venisse lacerato.

Viene con sofferenza da affermare che sì più forte delle bombe non sarà tanto la creatività che in buona fede gli studenti offriranno in queste giornate di studi, ma lo sono già stati i soprusi dei costruttori, del Municipio III, delle concessioni edilizie date dal IX Dipartimento, che tutti insieme, nessuno escluso, hanno ferito e colpiscono ancora il territorio. 

Ancora una volta gli attori principali non saranno né i cittadini, né gli studenti, né tanto meno l'Università che si trova a farsi promotore di un tema di studio proveniente da altro: la Fiera Marmomacc di Verona. Che anche l'università abbia dimenticato che l'idea di città non nasce dalle esigenze di mercato, dai produttori del marmo e dall'immobiliarismo finanziario?
Probabilmente sarebbe stato più interessante un workshop su un'architettura sostenibile, fatta di idee e soluzioni differenti, che si interrogasse davvero sul territorio e consultasse la cittadinanza. Progettare diversamente è possibile e anche una didattica differente esiste: un esempio l'ha dato il team Med in Italy (Architettura ed Economia dell’Università di Roma Tre, Disegno Industriale della Sapienza, Libera Università di Bolzano e Fraunhofer) che si è qualificato al Solar Decathlon Europe 2012.

Ma il Municipio III ha memoria e cura del passato: per questo promuove il marmo!

E pietre sìano e marmo pesante e freddo. Magari il sogno è di chiuderci tutti dietro lapidi a futura memoria?

La casa della memoria è all'angolo di via dei Dalmati come uno scheletro, un mostro in cemento armato è nel cortile interno di via dei Sardi 51, la vetreria Sciarra è stata “valorizzata” ma solo grazie all'intervento dei cittadini, le ex Fonderie Bastianelli saranno il prossimo scempio mascherato da recupero-valorizzazione?

E 12 sono i progetti che incombono su quei vuoti che proteggono memoria e stabilità, perché anche di statica si parla, di un quartiere potenzialmente ad alta vivibiltà ma stretto tra la morsa del cambiamento e quella dell'implosione da sovraccarico di strutture.

Non basta usare l'inglese per essere “british”. E neanche la vena umoristica con cui si indicano i progetti su cui i giovani studenti andranno a lavorare, vedi in brochure: “velo pietoso”, “kebabbaro”.

Credo che le parole siano importanti, i titoli, le etichette che si danno alle cose altrettanto. Non è una questione di mancanza di senso dell'umorismo. O presunta leggerezza. L'unica leggerezza è quella di nobile significato spiegata da Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane.

Si chiama rispetto del territorio, della memoria e delle persone che ancora vivono il quartiere. Basta pensare alle ultime vicende che vedono coinvolti i residenti di via dei Corsi e dell'ignobile operazione dall'Ater.

Non basta riempire, riprogettare, serve avere cura delle cose, delle pietre così come delle parole.
Entrambe possono essere forti per costruire ma altrettanto potenti per demolire.

Si ha come l'impressione che si parli del quartiere San Lorenzo come un'entità apparentemente vuota, ma non è così. E un pieno di gente che vive e opera per manterne il futuro.

Non è un posto vuoto, facile descriverlo solo come un divertificio o studentificio o comunque lo si voglia definire. E' un incrocio di umanità provenienti da diverse parti della città, d'Italia e del mondo, dove vecchio e nuovo convivono e sì confliggono, il conflitto e il ragionamento sul cambiamento sono semplicemente indizi di un territorio che vive.

San Lorenzo è vivo, i suoi residenti sono vivi e soprattutto vivono il territorio. Ripeto il concetto di VITA, perché San Lorenzo non è un luogo da “rivitalizzare”, come si legge nel comunicato stampa. E' un territorio da curare dalle ferite passate e contemporanee.

In questo quartiere si parla ancora, magari la notte le parole diventano schiamazzi, ma ci si riunisce per discutere ed ebbene sì si ragiona su un futuro migliore possibile. San Lorenzo non è un cumulo di macerie da risollevare, e i suoi abitanti non sono le anime che vagano eteree e parlano dall'oltretomba, alla Spoon River. Non è così! Siamo a Roma e l'unico fiume che passava di qui era il Cerere. San Lorenzo è un luogo vivo e partecipe, che non resta in silenzio a guardare. Scende ancora in piazza e come social network usa anche il citofono.
E per citare Spoon River, come diceva Lucinda Matlock “ci vuole vita per amare la vita”.

lunedì 11 febbraio 2013

Solidarietà con il comitato di Villa Massimo!

Il nostro blog vuole manifestare il suo supporto al comitato di Villa Massimo! Pertanto, chiediamo a chi può di partecipare al girotondo a VILLA MASSIMO martedì 12 febbraio, ore 10.00.

Il prossimo importante appuntamento del nostro comitato è lunedì 11 febbraio ore 18,30 presso la sede Legambiente via dei Sabelli, 119, San Lorenzo, per discutere il seguente ordine del giorno:
  • formulazione dei quesiti da chiedere ai politici sugli obbiettivi che vorremo ottenere per la salvaguardia del territorio
  • aggiornamento degli aspetti legali via dei Sabelli / via dei Sardi /Dalmati
  • informazioni delle iniziative dei gruppi operativi.
Ricordate inoltre di diffondere l'iniziativa del portale dell’Ordine degli Architetti di Roma:

http://www.architettiroma.it/notizie/14823.aspx?fb_action_ids=10151384442394579&fb_action_types=og.likes&fb_source=ag

Chi non lo ha ancora fatto: firmasse!!

mercoledì 6 febbraio 2013

Fermiamo le ruspe nella Pineta di Villa Massimo


Riportiamo di seguito le iniziative di questa settimana del Comitato per la difesa di Villa Massimo

- giovedi 7 febbraio alle ore 10,00 appuntamento al III Municipio in via Goito 35 per rappresentare la protesta dei cittadini alla politica del municipio e chiedere di fermare le ruspe nella pineta di Villa Massimo

sabato 9 febbraio alle ore 10,30 in via Bari 20, riunione dei Comitati del III Municipio 

- martedi 12 febbraio presso la pineta di Villa Massimo faremo una catena umana intorno alla Villa.

Cliccate qui per firmare la petizione

Per informazioni comitatovillamassimo@gmail.com

Sosteniamo il Cinema America!

Il mondo dell'architettura e del cinema in difesa del Cinema America.
Appello per salvare il bene artistico e architettonico del Cinema America di Trastevere.
Leggi e firma cliccando qui!

giovedì 24 gennaio 2013

Invito al confronto pubblico 26 gennaio 2013

Confronto pubblico sugli interventi di edilizia a San Lorenzo tra “ricostruzioni” e Progetto Urbano.

Vi invitiamo a partecipare al Confronto pubblico indicato in oggetto, che si terrà sabato 26 gennaio 2013, alle ore 10:00, presso l’aula “Levi” della Facoltà di Scienze Umanistiche - Ex Vetrerie Sciarra - Via dei Volsci, 122.
Negli ultimi mesi abbiamo richiamato l’attenzione pubblica sui problemi legati a progetti ed interventi di edilizia che potrebbero incidere profondamente sul tessuto urbano del nostro storico quartiere.
Abbiamo coinvolto organi istituzionali, quali l’assessorato alle Politiche Urbanistiche, la Soprintendenza Comunale, il Municipio e ottenuto il sostegno di varie associazioni tra cui l’Ordine degli Architetti di Roma.
Per approfondire questa tematica il “Comitato per il Progetto Urbano San Lorenzo e la Salvaguardia del Territorio” e il “Circolo Legambiente-Le Perseidi, di San Lorenzo” organizzano un confronto pubblico, come da bozza di locandina allegata.
La Sua presenza è ritenuta importante, considerato anche il percorso che già abbiamo avuto modo di condividere; pertanto, scusandoci per non aver avuto la possibilità di concordare la Sua partecipazione, ci auguriamo possa esserci e La ringraziamo anticipatamente.

Il presidente del Comitato, Giannina Grecco
Il presidente del Circolo Legambiente, Dino Pesce


mercoledì 16 gennaio 2013

I rischi della speculazione a Roma

Prima di continuare a leggere questo post, invito tutti i visitatori di questo blog a guardare questo servizio di Striscia la Notizia e poi quest'altro.
C'è ben poco da aggiungere, perché le immagini parlano da sole. Quelle povere persone di via Dulceri (zona Pigneto) stanno vivendo una situazione surreale e al limite dell'assurdo. Ma io mi domando: come si può pensare che scavare 10 metri in profondità al fianco di un edificio alto 20 metri non possa provocare danni strutturali? Possibile che si debba per forza arrivare a questo punto? Dov'è lo stato che dovrebbe proteggere i suoi cittadini? Cosa se ne fanno quei cittadini di risposte di questo tipo?

La verità è che la speculazione edilizia è una piaga cronica che è sempre stata sottovalutata e che sta venendo a galla solo per il grido di dolore delle vittime, ovvero i cittadini. Per questo dobbiamo essere sempre più uniti e attirare l'attenzione il più possibile sulle autorità predisposte alla nostra tutela. Dobbiamo indignarci, arrabbiarci, lottare e urlare che non è così che devono andare le cose. Manteniamo alta l'attenzione e cerchiamo di rimanere uniti, magari coinvolgendo i nostri amici e conoscenti, sensibilizzandoli a questi temi. Perché se oggi è crollata la palazzina in via Dulceri e hanno dovuto mettere dei pali di rinforzo all'interno degli appartamenti, come possiamo non aver paura del cantiere che sorge di fianco al nostro palazzo??

Frequentatori del nostro blog: passate parola...

lunedì 7 gennaio 2013

L'ordine degli Archittetti di Roma per la difesa delle ex Fonderie Bastianelli

Petizione dell'Ordine degli Architetti di Roma

Per chi non l'avesse ancora fatto, ricordiamo che per aderire all'Appello dell'ordine degli Architetti di Roma basta aggiungere il proprio nome nella pagina web:
http://www.architettiroma.it/notizie/14823.aspx